Perché si ritiene migliore il metodo Discosan rispetto al metodo intradiscale

La differenza sostanziale è la tecnica, affinata in molti anni che tiene in grande considerazione e rispetto la biomeccanica della colonna vertebrale.

È sufficiente quest'ultimo concetto per invalidare tutto il lavoro di chi cerca nuove vie dirette intradiscali per arrivare alla guarigione dell'ernia al disco, proponendo una lisi o distruzione del nucleo discale.

Non si può non essere un tantino polemici con chi, pur avendo un metodo che raggiunge il cosiddetto "Golden standard", cerca nuove vie più invasive.

Vie non supportate da concetti funzionali e di rispetto della struttura, che ignorano l'esperienza acquisita, che spesso raggiungono un risultato deludente a spese del paziente.

L'idea dell'intradiscale è venuta per associazione di idee Ozono - Chimopapaina, pensando all'azione litica dell'ozono sui doppi legami.
Però l'azione dell'O3 sui doppi legami è solo uno dei meccanismi d'azione ipotizzati, i quali, tutti insieme, contribuiscono a ristabilire la funzionalità discale.

Premesso quindi tutto quanto già visto, sulla biomeccanica della colonna e sui meccanismi d'azione, la differenza più grande è evidente nei risultati.

INTRADISCALE: I SUCCESSI SI LIMITANO AL 68-70% (IN ERNIE SCELTE AD HOC).

METODO DISCOSAN: OLTRE IL 95% SU QUASI TUTTE LE ERNIE, ANCHE MULTIPLE, ANCHE GIÀ OPERATE.